L’ultima cena.

Il Silenzio di oggi è preghiera.

Il Silenzio che in queste ore ci avvolge,

nel giunger della sera, della cena incompresa,

del sacrificio di un uomo solo col suo semplice sì,

per chi?… Per la nostra Salvezza… Silenzio…

Non rompete questo momento…

oppure siete come gli apostoli che attoniti,

in quel tempo non furono accorti del suo tormento.

Egli è già percosso, dilaniato, trafitto

prima che si giunga a giornate di interrogatori,

maltrattamenti, agonie…

ci parlano di una Quaresima,

di questa Settimana Santa,

che ci avvolge

e le nostre domande sono le stesse di allora…

 

Meschine genti di potere…

a chi ha sete solo aceto volete far bere…

a dadi pure le vesti voglion trattare

eppure questo Silenzio…

è il Silenzio del Signore

che ci fa partecipi della sua agonia,

della disperazione, del momento,

del timore… della morte.

 

Sentimenti nella mente del Silenzio

del Signore.

Nell’orto degli Ulivi

il suo primo sudario,

che è pure il nostro,

che rinnova il chiodo che batte…

che ora è pure il nostro.

La sua spina che penetra nel corpo

è ora pure la nostra…

il suo aceto di arsura

che è pure il nostro viatico

per ricordarci che presto

se ascoltiamo il suo Silenzio…

che è ora pure nostro.

 

Le sue preghiere…

che sono le nostre,

ci faranno rinascere non solo nel corpo,

ma ci rigenereranno nella nostra anima,

di Luce e di Bontà.

 

Dove andiamo… cosa vogliamo… in che porto ci vogliamo fermare?…

 

Mariapaola Meli          Giovedì 9 Aprile 2020

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