A Silvia bolognese

A Silvia che mi ricorda i giorni marinari peschiciani e dintorni.

Al Monte Santo con i pastori accanto al fuoco, in circolo a desinare con loro.

A Vignanotica con la sua spiaggia meravigliosa,

ricca di sassolini colorati bagnati dalla sua onda,

circondata dal promontorio ricco di verdi olivi

dove le cicale promuovono i loro concerti.

Nella grotta di San Michele Arcangelo dove l’ombra alata

racchiuse il mistero per una nuova missione,

chissà se capita dagli uomini.

In quella chiesina antica della Madonna di Camerino,

dove tutto così piccino ricordava anche lì

un San Francesco bambino,

innamorato del mondo e del suo crocifisso vicino.

Su in alto tra la muraglia antica e medioevale,

dove accanto alla chiesina anch’essa di sasso antico

il gregge mesto facea da custode vige un silenzio infinito.

Lassù tra cielo, terra, in bilico su quel muro

mentre il vento ci rimboccava i capelli,

là in fondo, puntini……. le case di Manfredonia,

il cielo acceso di bagliori di fuoco

che si imprigionavano nelle crespe delle onde che fanno morire il giorno.

Ci portasti di qua e di là del promontorio con la tua R4 rossa,

in terre a noi ancora sconosciute, in luoghi primitivi e incantevoli.

Ci innamorammo così di quella Pace della natura,

di quel silenzio rotto solo dalle cicale,

di quella distesa d’acqua azzurra dove anche noi ci sentivamo liberi.

Silvia, Leo, Jacopo amici cari,

di un tempo meraviglioso, quasi eterno

vi abbiamo sempre nel nostro cuore

e come incanto ricordiamo le ore piacevoli che assieme

a VOI abbiamo trascorso in quella PACE antica

che da voi c’era, nella vostra masseria di Bertinoro,

nel vostro eremo antico,

che voi con le vostre mani avete fatto di nuovo rivivere,

innalzato alle sue origini di convento antico,

dove le ore piacevoli che abbiamo trascorso

di PACE secolare insieme ci insegnano

a quanto importante è l’AMICIZIA VERA

e nella poesia d’incanto e musica,

in un luogo quasi di preghiera vogliamo ricordarvi.

 

Mariapaola Meli                             GIUGNO-LUGLIO estate 1980

 

A Silvia Dalmastri Giugni come Mariapaola ti vede sulla "Runa" di Monteortone
A Silvia Dalmastri Giugni come Mariapaola ti vede sulla “Runa” di Monteortone

 

2 pensieri su “A Silvia bolognese

  1. Cara Mariapaola, sono un’amica ed ex-allieva di Silvia – fine anni ’70, per intenderci, condividendo un progetto di un libro su Cesena che lei ci aveva fatto realizzare in classe, con una passione e un entusiasmo unici. Ci siamo frequentate per anni anche dopo il liceo, conoscevo Leo e ho conosciuto anche Stefano. Ero stata da lei a Bertinoro diverse volte – anni ’80 – e addirittura mi aveva dato un cane di una sua cucciolata, Boccadoro – poi ribattezzato Bill – che è vissuto con noi per anni. Vorrei sue notizie, e magari sarei felicissima di poterla riabbracciare… non ho saputo più niente di lei, spero sia ancora là, nel suo bellissimo eremo. Vivo a Bologna, anche se sono spesso a Milano e altrove, ma sono di Cesena. Grazie fin da ora, Donella

    1. ciao Donatella scusa il ritardo ma per cause di lavoro e trasferte non ho più utilizzato il mio blog. Ora riprendo. Su Silvia , Leo e Stefano non abbiamo più notizie da tempo, ricordo che l’ultima volta ci disse che intendeva trasferirsi a Bologna per seguire meglio le condizioni di salute di Leo. Non vediamo l’ora di riabbracciarli tutti. Se riesci tu ad avere news fammi sapere, te ne prego. Noi cercheremo di fare altrettanto. Un caro saluto. Mariapaola…. e teniamoci in contatto. ciao

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